Privacy: Apple vuole chiudere Facetime e iMessage in UK

Sembra che ci siano problemi di privacy in UK per la Apple tanto che si minaccia la chiusura di due servizi di Cupertino: iMessage e Facetime. Ovvero, rispettivamente, le applicazioni per inviare messaggi ad altri dispositivi ed effettuare videochiamate. Ma qual è l'origine del problema che minaccia la Apple e altre aziende tipo WhatsApp e Signal che hanno già affiancato la casa di Cupertino in questa battaglia?

Le origini della decisione

Paradossalmente, il motivo riguarda proprio l'estrema e storica attenzione della Apple verso la privacy degli utenti. La minaccia di chiusura di iMessage e Facetime arriva dopo la scelta del governo inglese di rivedere l'Investigatory Powers Act (IPA) del 2016. Una legge che ha un obiettivo di base ben preciso:

"The Act comprehensively sets out and in limited respects expands the electronic surveillance powers of the British intelligence agencies and police. It also claims to improve the safeguards on the exercise...

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Per l'AGCOM gli influencer sono simili a emittenti TV e video on demand

Il succo del comunicato stampa AGCOM, autorità per le garanzie nelle comunicazioni, è qui: gli influencer svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi. Questo significa che devono misure previste dal Testo unico della radiotelevisione nazionale.

O almeno dovrebbero. Perché ora è stata avviata una consultazione pubblica per riflettere sulle misure da applicare rispetto alla creazione dei contenuti da parte di chi utilizza la visibilità per fare leva commerciale. Come ricorda il Sole 24 Ore, gli obblighi che potrebbero essere applicati sono diversi: 

  • Trasparenza sulla pubblicità.
  • Tutela dei minori.
  • Trasparenza societaria.
  • Pluralismo e non discriminazione.
  • Investimento in produzioni audiovisive.

La consultazione dovrebbe durare 60 giorni dalla pubblicazione della delibera (che trovi qui in formato PDF) e il provvedimento non si concentra solo sulla...

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Dati degli utenti: il Garante della Privacy chiede chiarimenti a Pornhub

L’Autorità chiede chiarimenti su profilazione degli utenti e sistemi di tracciamento. Così inizia il comunicato stampa del Garante della Privacy rispetto all'argomento che ha catturato l'attenzione dei media: MG Freesites Ltd, società a capo di Pornhub, deve chiarire alcuni aspetti sul trattamento dati in Italia.

L'azione riguarda diversi punti, come i sistemi di tracciamento e la profilazione degli utenti italiani. Senza dimenticare una delle voci più insistenti: quella che ipotizza la raccolta e vendita dei dati a terze parti.

Le origini di questo approfondimento

Nel sito del Garante della Privacy troviamo come riferimento della segnalazione un utente, senza specificare l'identità. Ma i primi passi sono stati mossi dal lavoro di stopdataporn.org, collettivo che si batte per far valere i diritti degli utenti contro lo sfruttamento dati delle piattaforme porno.

Sul portale di stopdataporn.org, abbiamo un riferimento chiaro...

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Arriva Instagram Threads: sarà il competitor di Twitter?

Threads è la novità del momento, il nuovo social network lanciato da Meta. L'arrivo di questa piattaforma, collegata a Instagram e creata dai suoi sviluppatori ma basata su app indipendente, è annunciato da Mark Zuckerberg e confermato dal post ufficiale. Si tratta di una soluzione per "la condivisione di aggiornamenti testuali e la partecipazione a conversazioni pubbliche".

Basta questo a far apparire Instagram Threads come l'anti-Twitter. O forse è la struttura semplice che ricorda il social network di Elon Musk. Oppure sono le condizioni che sta imponendo il patron di Tesla e SpaceX a far emergere il desiderio di avere una voce differente. In ogni caso è già record di download, ad oggi solo su Play Store abbiamo più di 10 milioni di utenti che hanno scaricato l'app.

Cos'è Instagram Threads, definizione

Iniziamo a dare qualche definizione. Threads è il nome del nuovo social network collegato a Instagram. Si attiva...

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L'intelligenza artificiale rivoluziona il doppiaggio automatico dei video su YouTube

Il doppiaggio automatico dei video su YouTube con l'intelligenza artificiale è la novità rivoluzionaria per questa piattaforma. Per il momento si tratta di una funzionalità ancora in test, disponibile per poche lingue, ma l'idea è quella di allargare in breve tempo questa opzione e renderla disponibile a tutti.

L'annuncio di voler integrare l'AI nei video YouTube per semplificare e velocizzare il doppiaggio arriva in occasione dell'evento VidCon che si è tenuto lo scorso giugno. Questo passaggio, ovvero la possibilità di aggiungere voci tradotte e automatizzate ai video YouTube senza l'intervento umano, è possibile grazie all'impegno dell'incubatore Area 120 di Google. Qui è stato sviluppato Aloud. In cosa consiste?

Cos'è e a cosa serve Aloud

Aloud è un tool che permette di trascrivere l'audio in testo, tradurlo in un'altra lingua e attivare il doppiaggio di un video....

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L'intelligenza artificiale distruggerà l'umanità secondo il 42% dei CEO

Secondo il 42% dei CEO, che hanno partecipato a un sondaggio promosso dalla CNN, l'intelligenza artificiale distruggerà l'umanità entro il prossimo decennio. Nel frattempo, l'AI sta già destabilizzando la forza lavoro con il benestare degli amministratori delegati. La ricerca è stata condotta intervistando 119 personaggi di spicco che hanno partecipato all'ultimo Yale CEO Summit e i numeri sono questi:

  • Il 34% ritiene che l'intelligenza artificiale può distruggere l'umanità in 10 anni
  • l'8% sostiene che questo scenario può presentarsi addirittura entro 5 anni.
  • Il 58% dei CEO chiamati a esprimersi non è particolarmente preoccupato.

Questi numeri sono interessanti perché comprendono l'opinione di grandi imprenditori. Ad esempio, nel sondaggio troviamo il CEO di Walmart, della Coca-Cola e di diverse aziende farmaceutiche. Ecco come ha commentato il professore di Yale...

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Ecco l'algoritmo per riconoscere (al 99%) i contenuti generati da ChatGPT

Ecco la notizia: forse, un team di ricercatori universitari del Kansas ha trovato la chiave per riconoscere i contenuti generati da ChatGPT e dall'intelligenza artificiale in generale. Tutto si basa su un algoritmo.

Algoritmo che sembra essere efficace al 99%. I risultati generali sono ancora poco attendibili, soprattutto se consideriamo l'uso su vasta scala, ma per ora i feedback registrati su un numero limitato di documenti fanno ben sperare per chi vuole verificare e scoprire testi generati con l'intelligenza artificiale. 

Chi sta lavorando all'algoritmo?

Heather Desaire è il nome della ricercatrice che si trova dietro a questo lavoro. Il suo obiettivo? Svelare e individuare testi accademici, ricerche scientifiche e pubblicazioni scritte con l'intelligenza artificiale.

Heather già utilizza l'apprendimento automatico nella ricerca biomedica presso l'Università del Kansas. Grazie alle sue ricerche nel settore, ha individuato un nuovo...

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Fake news e AI: secondo l'UE servono etichette per i contenuti

La questione viene posta dalla vicepresidente della Commissione europea Věra Jourová. Le piattaforme digitali che ospitano contenuti - Google, Facebook, TikTok e altre realtà che hanno già aderito all'accordo per combattere la disinformazione - dovrebbero affrontare il problema delle fake news generate dall'AI.

Nello specifico, le aziende che integrano l'intelligenza artificiale generativa come ChatGPT e Bard dovrebbero tutelare gli utenti per ostacolare i malintenzionati che generano notizie false.

Questa presa di posizione è stata espressa in un tweet pubblicato sul profilo ufficiale Twitter di Věra Jourová in cui si chiariscono alcuni punti fondamentali. Ecco le parole della vicepresidente della Commissione europea - anche responsabile per coordinare le politiche sui valori e la trasparenza:

"Freedom of speech belongs to humans, not machines. These services cannot be used by malicious actors to generate disinformation. Such...

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Le novità di WhatsApp: condivisione schermo e username

Basta andare su Google e cercare novità WhatsApp per scoprire che è uno dei temi in continua evoluzione. Ci sono sempre aggiornamenti della piattaforma e le news che affrontano questo tema si susseguono con cadenza quotidiana. Non è un caso: stiamo parlando di una piattaforma capace di connettere 2,24 miliardi di persone in tutto il mondo (487 milioni solo in india, fonte dati). 

Però in questi giorni abbiamo letto le indiscrezioni del sito web wabetainfo.com che ha riportato una serie di informazioni utili rispetto ad alcune novità di WhatsApp veramente interessanti per tutti noi.

Anzi, le possiamo definire rivoluzionarie dal punto di vista operativo. Siamo parlando soprattutto della possibilità di condividere lo schermo e di utilizzare un nome utente (username) al posto del numero di telefono. Come dicevo, le novità WhatsApp sono tante ma queste hanno catturato l'attenzione.

Arriva lo...

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App IO riunisce patente, carta d'identità, tessera elettorale

Il Dipartimento per la Trasformazione Digitale propone una nuova vita per l'App IO che diventa portafoglio digitale. Ovvero, un luogo virtuale, personale e sicuro dove trovare tutto. Dalla carta d'identità alla patente, fino alla tessera sanitaria e la scheda elettorale che viene definita voting pass.

Qui gestisci i documenti utili per gestire i rapporti con la Pubblica Amministrazione ma non è un progetto che si sviluppa dal nulla. Questa evoluzione nasce da lontano ed è stata annunciato da tempo,

Nell'aprile 2023 i rappresentati del Governo italiano parlavano della necessità di consegnare "entro la fine dell'anno un ulteriore importante cambiamento positivo per la vita quotidiana degli italiani".

Un passo indietro: cos'è l'App IO

Prima di elencare le novità che includono nuovi documenti in questa realtà che si propone come nuovo portafoglio digitale del cittadino, ricordiamo i confini di questa applicazione. Di cosa...

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