Tre consigli per NON fare startup.

Il Caffettino di oggi è dedicato al mondo delle startup. Si tratta di un argomento che può essere affrontato da moltissimi punti di vista, ma dalla mia prospettiva, che riporto nel libro Startup di Merda, più che altro il ragionamento da farsi è: è giusto o meno creare una startup? È il momento ideale per lanciarsi in una nuova impresa come questa? Ebbene, l’altro giorno ero al telefono con un investitore e abbiamo ragionato insieme sulle tre domande potenziali che dovremmo farci se volessimo aprire una nuova startup. Si tratta di domande che possono rappresentare dei veri e propri consigli da seguire prima di mettersi all’opera e che voglio condividere con voi.

 

  • La prima domanda è: come mai non l’hanno fatto gli altri prima di noi? Di norma quando ci viene in mente di creare una startup partiamo da qualcosa che ancora non esiste, ma questo può rappresentare un problema. Infatti, dato che il mondo è grande, il fatto che nessuno abbia realizzato quell’idea prima di oggi significa c
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Basta bot e “furbetti” su LinkedIn.

Benvenuti al Caffettino, l’appuntamento quotidiano per gli appassionati di marketing, creazione di contenuti, podcast, video, social e più in generale di tutto quello che può servire agli imprenditori e ai professionisti per fare sempre meglio ogni giorno. Oggi parliamo delle brutte figure che molti fanno su LinkedIn, uno dei social che mi piace di più e a cui sono maggiormente affezionato. Fino a qualche tempo fa LinkedIn era un social in cui ci si poteva fidare quasi di tutti, dove regnava una certa correttezza tra i vari utenti. Ma ultimamente sulla piattaforma sono sbarcati diversi “furbetti” che utilizzano i bot, ossia quei programmi automatici che simulano comportamenti umani.

Gli utenti che fanno uso dei bot non sono una novità: da tempo sono presenti su Instagram, su Facebook e su tanti altri social. E oggi cominciamo a notare che anche su LinkedIn, tra le persone che guardano il nostro profilo, ci sono molti personaggi inesistenti. In alcuni casi questi utenti fittizi comment...

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Tutti i social (o quasi) contro Donald Trump.

Il Caffettino di oggi è dedicato ai social e in particolare al loro rapporto con l’informazione. Si tratta di un tema caldo, dato che le notizie degli ultimi giorni fanno discutere molto. Probabilmente infatti avrete letto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato bandito da diversi social americani. Nel dettaglio, dopo Twitter e Snapchat anche Reddit e Twitch hanno sospeso i profili collegati al presidente americano, perché hanno violato le policy dei due siti per quanto riguarda la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza. E per gli stessi motivi anche YouTube ha sospeso i canali di alcuni personaggi di estrema destra che sostengono Donald Trump.

Ad oggi assistiamo a una tendenza che riguarda quasi tutti i social, ad eccezione di Facebook, che si stanno muovendo per filtrare alcuni contenuti estremi o problematici, come ad esempio l’odio in base all’identità di genere e all’etnia o in alcuni casi anche le fake news. Ma perché i social stanno prend...

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Amazon lancia Watch Party per gli abbonati Prime.

In questo Caffettino parliamo di video e di social, perché Amazon ha appena lanciato la funzionalità Watch Party per gli abbonati di Amazon Prime Video. Il nuovo servizio permette di vedere film e serie insieme ad altre persone, anche se a distanza, proprio come accade su altri social. Watch Party consente di sincronizzare la visione e di commentare in chat il contenuto che stiamo guardando. Per il momento la nuova funzione è in fase sperimentale ed è disponibile solo negli Stati Uniti, ma in prospettiva potrebbe essere estesa anche ad altri Paesi. Oltretutto ad oggi il servizio è solo per uso desktop e Amazon non ha detto se è in arrivo una versione mobile.

Watch Party ospiterà fino a cento spettatori in un singolo gruppo, ma ogni persona dovrà possedere un abbonamento Prime con sede negli Stati Uniti. La funzionalità è totalmente privata, dato che l’amministratore del gruppo condividerà un collegamento con familiari, amici e conoscenti per fare in modo che possano fare clic sul link...

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Bill Gates: bonifico da un milione a Vincenzo Di Leo, ex operaio brianzolo di 72 anni.

Questo Caffettino è dedicato a una bella storia che vede come protagonisti Bill Gates e Vincenzo Di Leo, ex operaio brianzolo di 72 anni che oggi possiede una piccola fabbrica con quattro dipendenti a Cavenago. Da Seattle, il fondatore della Microsoft ha messo gli occhi sul progetto di Di Leo, una pompa speciale per lo svuotamento delle latrine nei Paesi poveri, che senza trituratori o griglie è in grado di far passare i detriti insieme ai liquidi. In particolare, nel 2016 l’azienda del 72enne presenziava a un’importante fiera a Monaco di Baviera con uno stand, davanti al quale è passato un emissario della Bill & Melinda Gates Foundation che ha notato la pompa esposta.

In seguito l’ex operaio viene contattato da Seattle, per poi ricevere un bonifico da un milione di dollari direttamente da Bill Gates. Ma quest’ultimo ha una richiesta: alleggerire la pompa passando da 300 a 70 chili e semplificarne l’uso al massimo, perché lo strumento di spurgo delle acque deve poter essere trasportat...

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Quel servizio inutile in più che ti fa vendere.

Nel Caffettino di oggi parliamo di un servizio totalmente inutile che in questo momento di crisi sta diventando un plus e che probabilmente in futuro sarà anche a pagamento: l’audio virtuale introdotto da Sky per accompagnare le partite di calcio. Infatti, chi sta seguendo il calcio via Sky in questo periodo sa che schiacciando il pulsante giallo si ha accesso a più opzioni: è possibile sentire la normale telecronaca, quella del tifoso, l’audio di campo per ascoltare gli allenatori e infine c’è una nuova possibilità, ossia quella di sentire l’audio della telecronaca accompagnato da quello di una tifoseria inesistente, dato che attualmente si gioca a porte chiuse.

Perché esistono così tante opzioni? Sostanzialmente perché esistono tanti appassionati, ciascuno dei quali vuole ascoltare la partita in modo diverso. A chi non segue il calcio questo servizio potrebbe sembrare un po’ folle, ma è sorprendente come molti tifosi stiano sperimentando proprio l’audio virtuale, in cui appunto alla...

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Fermatevi: è lunedì.

Quello di oggi è un Caffettino un po’ speciale, che mette da parte le notizie che riguardano il mondo del digitale e del business per regalarvi un momento di riflessione. Perché? Perché non abbiamo mai l’occasione di fermarci, fare un ragionamento compiuto e confrontarci con quello che ci accade nella vita di tutti i giorni. Il fatto è che siamo in una situazione difficile, perché stiamo affrontando grandi difficoltà dal punto di vista economico, ma c’è anche un’altra questione: tutti viviamo la differenza tra ciò che riportano le notizie, i social, la realtà delle grandi aziende e le nostre vicende personali, che allo stesso modo possono crearci un po’ di disagio.

Il Caffettino di oggi è dedicato a tutti noi, specie a chi ragiona molto su ciò che accade nella realtà che ci circonda. Chi è iscritto al mio canale e al mio gruppo Telegram sa che per quanto mi riguarda, il lunedì è sempre un giorno particolare, in cui racconto i miei pensieri personali. Di solito, però, cerco sempre di l...

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Microsoft sta chiudendo Mixer e sta collaborando con Facebook Gaming.

Nel Caffettino di oggi parliamo di Mixer, la piattaforma di streaming di videogiochi appartenente a Microsoft che si è dimostrata come una delle realtà più sperimentali degli ultimi dieci anni, ma che non è riuscita a stare al passo con competitor del calibro di Twitch, YouTube e Facebook Gaming. La notizia di oggi è che Microsoft ha deciso di chiudere Mixer e di spostare tutta la comunità di streamer proprio su Facebook Gaming: a partire dal 22 luglio, tutti coloro che proveranno ad accedere a Mixer saranno reindirizzati alla piattaforma di streaming per videogiocatori della società guidata da Mark Zuckerberg. Ma cosa faranno i grandi streamer di Mixer?

Stando alle parole di Vivek Sharma, responsabile di Facebook Gaming, “dipenderà da loro e dalle loro priorità”. Infatti al momento non esistono trattative in corso con i grandi streamer di Mixer e questi ultimi non hanno un accordo in esclusiva con Microsoft. Perciò alcuni eventualmente potranno decidere di tornare su Twitch, mentre a...

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I dipendenti di Google hanno chiesto alla società di smettere di collaborare con la polizia.

Bentornati al Caffettino, l’appuntamento quotidiano con le notizie di attualità legate al mondo della tecnologia e del business. Oggi parliamo dei dipendenti di Google, che hanno chiesto alla società di smettere di fornire i suoi prodotti alle forze di polizia statunitensi per protesta contro il razzismo. Infatti Google ha pubblicizzato di avere fornito la propria GSuite alla polizia di Clarkstown (nello stato di New York), che è stata più volte segnalata per avere sorvegliato illegalmente gli attivisti del movimento attivista Black Lives Matter. Non solo: Google è anche tra i donatori della fondazione della polizia di Seattle e investe in startup che sviluppano l’AI per le forze dell’ordine.

In particolare, in seguito alla morte di George Floyd avvenuta lo scorso 15 maggio a Minneapolis, un gruppo di circa 1.666 dipendenti del gruppo Alphabet, appartenente proprio a Google, ha scritto una lettera al CEO Sundar Pichai che recita: “Siamo molto delusi nell’apprendere che Google continua...

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Con Keen, Google vuole fare concorrenza a Pinterest.

In questo Caffettino parliamo dell’ultimo tentativo di Google di entrare nel mondo dei social. Big G infatti, a due anni dal fallimento di Google+, decide di lanciare Keen, un nuovo social network che funziona in modo molto simile a Pinterest: una volta effettuato l’accesso tramite il proprio account di Google, l’utente può creare delle raccolte (chiamate appunto keens) basate sulle proprie passioni. Le keens possono contenere immagini, video, articoli o link che vengono condivisi con i propri follower. Una delle poche differenze concrete rispetto a Pinterest è data dall’intelligenza artificiale della piattaforma, che permette di individuare i contenuti più pertinenti per gli iscritti.

Keen attualmente è disponibile per Android, ma è possibile anche trovarlo sul web all’indirizzo staykeen.com, dove se siete curiosi potete andare a sbirciare la grafica peculiare del social: quest’ultima non ha molta attinenza con Google e si distingue per lo stile fresco ed elegante. Dal mio punto di v...

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