Il primo appuntamento dello speciale a 2 voci del Caffettino è dedicato a un insegnate di filosofia youtuber, Matteo Saudino. Per tutti Barbasophia, il professore di filosofia che ha aperto un canale YouTube titanico - con più di 300.000 iscritti e otre 2.000 video - dedicato proprio a questa materia.
Puoi ascoltare il podcast della chiacchierata su Spotify e ti assicuro che ogni parola è carica di valore. Ma c'è un filo conduttore che ha legato gli argomenti: empatia. Ovvero la capacità di comprendere e condividere le emozioni, i sentimenti e le esperienze altrui, mettendosi nei suoi panni senza giudicarla.
Ti rendi conto che tutto inizia dalla capacità e necessità di mettersi nei panni altrui proprio dal motivo che ha spinto Matteo Saudino a lanciare questo canale. Era una mattina del 2015 e c'erano pochi alunni presenti perché impegnati nelle Olimpiadi della Matematica. Cosa fare a questo punto?
Registrare la lezione con il telefonino. Cosa fare con il contenuto? L'idea di Matteo Saudino era quella di zippare il file e mandarlo via email a tutti. A un certo punto un alunno propone: caricare tutto su YouTube. Da qui inizia l'avventura di Barbasophia: dalla volontà di aiutare gli altri, gli alunni, con un metodo diverso dal solito. Tanto diverso come la soluzione alternativa all'invio del video via email.
Questo esperimento, all'inizio rivolto solo a pochi ragazzi, diventa di pubblico dominio e super richiesto. A dispetto di chi sostiene che il contenuto online deve essere pop, leggero, poco impegnativo. In realtà anche le lezioni di filosofia possono diventare volano del successo. A patto che dietro ci sia l'empatia. Ovvero l'attenzione verso il punto di vista del prossimo, anche nel creare la community.
Una community che in passato era la parola d'ordine per l'intera idea d web 2.0, in un'epoca in cui blog e social erano luoghi di discussione. Vere e proprie agorà, metafore la piazza principale delle città-stato dell'antica Grecia, un luogo pubblico di incontro e scambio. C'è stata un'evoluzione del concetto, le piattaforme hanno perso appeal ma alla fine il fascino della community ritorna.
Come? Ce lo spiega Barbasophia che tra un caffè e l'altro trova sempre il tempo per mandare risposte e commenti a chi guarda i video. Il punto di partenza è lo scambio vivo, è la volontà di mantenere il rapporto diretto con gli utenti. È lui, Matteo Saudino in prima persona, che gestisce il dialogo.
Lo fa in modo naturale e con empatia forte: anche con i giovani che stanno per iniziare il percorso universitario e vogliono sapere di più, se hanno fatto bene, se hanno sbagliato qualcosa.
La community viene gestita con passione e tenerezza, in prima linea. Forse non con la tecnica di un community manager ma in alcuni casi è ciò che funziona: investire tempo, emozioni e parole.
Alla base del metodo di Matteo Saudino e del suo canale di filosofia su YouTube c'è un ingrediente speciale: l'attenzione per la propria audience e la capacità di mantenere un rapporto umano, reale, vero con il pubblico. E forse è proprio questo il modo per far crescere ancora queste grandi community online.
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