Nel Caffettino di oggi parliamo di social e in particolare di Facebook, che ha iniziato a testare una nuova funzionalità per il suo programma di messaggistica Messenger: uno status che cambia in automatico in base all’attività svolta dall’utente. Come è possibile? Semplicemente, lo status non viene generato da ciò che pubblichiamo intenzionalmente, ma da un algoritmo: in base alla geolocalizzazione, all’accelerometro del cellulare, alla batteria del dispositivo e ad altre informazioni, l’algoritmo pubblica automaticamente lo status dell’utente sotto forma di una emoji. Facebook ha denominato questa nuova funzionalità Auto Status.
Come accennato, al momento l’Auto Status è in fase di test, dato che è ancora nelle primissime fasi di sviluppo: attualmente è disponibile soltanto internamente all’azienda e non è ancora noto se sarà reso pubblico o meno. Oltretutto, molto probabilmente Facebook aspetterà la fine della crisi pandemica per testare la funzionalità su un numero maggiore di pers...
Il Caffettino vi fa compagnia anche oggi che è Pasquetta. Certamente quest’anno si tratta di una Pasquetta particolare, dato che non possiamo concederci la gita di rito in campagna, al mare o ovunque ci sarebbe piaciuto andare. D’altronde sarebbe sciocco correre il rischio di uscire in macchina, in bici, in motorino o addirittura a piedi per festeggiare questa giornata, anche perché ci sono diversi posti di blocco e sarebbe il colmo farsi multare o farsi ritirare la patente proprio in questo periodo in cui non ci si può muovere, soltanto per trascorrere una giornata diversa dalle altre. Ma al di là di chi ha l’idea malsana di uscire per svagarsi, c’è chi oggi deve uscire per forza.
Parliamo delle tante persone che ogni giorno lavorano per aiutarci a vivere al meglio e a superare questa pandemia: medici, operatori del settore ospedaliero, forze dell’ordine, lavoratori delle filiere alimentari e non soltanto sono costretti a uscire di casa anche oggi. E tutti gli altri? Il giorno di Pas...
Oggi con il nostro Caffettino torniamo a parlare di Zoom, la piattaforma per webinar, meeting e collaborazioni da remoto sempre più utilizzata dagli utenti durante la quarantena. La notizia di questi giorni è che Zoom ha eliminato una grave falla nella privacy: il sito Motherboard aveva dimostrato che la app iOS di Zoom inviava a Facebook la posizione dell’utente, i dettagli del dispositivo utilizzato e altri dati, anche nel caso in cui l’utente non avesse o non fosse collegato a un profilo Facebook. Adesso però lo stesso sito segnala che l’app iOS è stata aggiornata per interrompere l’invio di questi dati, visto che la stessa società ha dichiarato che non erano necessari.
In particolare, Zoom venerdì scorso ha scritto sul proprio blog: “Inizialmente abbiamo implementato la funzione 'Accedi con Facebook' utilizzando Facebook SDK per iOS (Software Development Kit) al fine di fornire ai nostri utenti un altro modo semplice per accedere alla nostra piattaforma. Tuttavia, ci siamo resi co...
Se siete ossessionati dal Caffettino non preoccupatevi, perché l’ascolto dei miei podcast e la visione dei miei video non hanno effetti collaterali. Invece ci sono ossessioni molto pericolose, di cui siamo vittime nel nostro quotidiano. Solo per fare alcuni esempi, siamo ossessionati dal sesso, dal cibo, dal lavoro, dai social, dalle serie tv e in questo momento anche dal virus. Ma c’è un’ossessione che a mio parere è la più pericolosa di tutte: quella per gli altri. Chi sono gli altri? Quelli che lavorano contro di noi, quelli che competono con noi all’interno del nostro mercato, in una parola: i concorrenti. Ma perché siamo così tanto ossessionati da quello che fanno gli altri?
In particolare, in un periodo in cui possiamo accedere a un’informazione che l’essere umano non ha mai avuto a disposizione nell’arco di tutta la sua storia, perché invece di formarci, di capire e di diventare migliori sprechiamo il nostro tempo guardando ciò che fanno i nostri concorrenti? Con un esempio, un...
Bentornati al Caffettino, che oggi è dedicato all’ultimo, innovativo progetto di Tesla. In seguito all’appello di tantissimi esperti e presunti guru del mondo del business, l’azienda di Elon Musk ha deciso di fare la propria parte per la lotta al coronavirus, producendo un primo prototipo di ventilatore polmonare realizzato con le componenti dei veicoli elettrici. All’inizio Musk era scettico sulla pericolosità del Covid-19, ma alla luce della reale emergenza sanitaria in atto ha cambiato idea, tanto che qualche settimana fa rispondendo a un utente su Twitter si era mostrato disponibile a produrre respiratori da distribuire agli ospedali qualora ve ne fosse stato bisogno.
E la promessa dell’imprenditore sudafricano è stata mantenuta, perché pochi giorni fa Tesla ha pubblicato su Youtube un video in cui gli ingegneri mostrano proprio un prototipo di ventilatore polmonare. Ma attenzione, perché a detta degli stessi ingegneri c’è ancora molto lavoro da fare. In ogni caso, il motivo della...
Attenzione: il Caffettino di oggi è un podcast personale, dove non parlo né di news tecnologiche né di novità digitali. Prende spunto dalle tante persone che in questi giorni mi stanno chiedendo attraverso messaggi privati come sto vivendo la quarantena. Ho deciso di riassumere le risposte più rapide e più corrette in pochi minuti e per cominciare posso racchiudere il mio stato d’animo in una frase: da un lato soffro un po’ di paranoia e dall’altro provo un po’ di felicità . Sono due sensazioni apparentemente in contrasto, ma gli individui sono esseri complessi per definizione, senza contare che questo periodo così incredibile ci porta a uno stato di incertezza maggiore.
In ogni caso, partiamo dalla paranoia. In primo luogo questa è dovuta al fatto che, se in generale delle malattie conosciamo poco, del coronavirus conosciamo ancora meno: una volta guariti non sappiamo se possiamo contrarre nuovamente il virus, non sappiamo se quest’ultimo muterà nel tempo o se tiene conto delle temper...
Il nostro Caffettino si potrebbe definire un luogo di incontro virtuale, un po’ come Second Life dell’azienda Linden Lab. Forse chi ha qualche anno in più ricorda questa sorta di social network, lanciato nel 2003 quando ancora Facebook non esisteva, che è stato un pioniere nella creazione di mondi virtuali 3D e dove per l’appunto era possibile vivere una seconda vita. Ebbene, è notizia di questi giorni che Linden Lab sta sfruttando il lockdown che ci vede costretti a casa per rilanciare Second Life. Alla luce del distanziamento sociale e del remote working in atto, oggi ci chiediamo se per la piazza più famosa dei primi anni Duemila c’è ancora speranza.
Per il suo rilancio, Second Life si focalizza sopratutto sul settore lavorativo: sul sito www.connect.secondlife.com si vede come la comunicazione si rivolga principalmente alle aziende, offrendo loro la possibilità di utilizzare la piattaforma per il lavoro da remoto. L’invito di Second Life è chiaro: “lavora in sicurezza comodamente ...
Il Caffettino non si ferma davanti al coronavirus e anzi, ultimamente vi informa sulle notizie che riguardano il mondo della tecnologia, del digitale e del business in relazione all’emergenza che stiamo vivendo. Ma non tutti scelgono di procedere con le normali attività . Ad esempio Coca-Cola ha deciso di sospendere la propria pubblicità e quella di tutti i suoi brand, che comprendono Fanta, Sprite, Powerade e Acqua Lilia. La sospensione della pubblicità partirà da questo mese, in controtendenza rispetto alle tante aziende che ad esempio stanno promuovendo corsi online, servizi gratuiti o che addirittura invitano ad andare in negozio per acquistare i loro prodotti.
Quali sono le ragioni a monte della scelta di Coca-Cola? La risposta arriva direttamente da un post pubblicato sulla pagina Facebook dell’azienda: “In questo momento difficile, abbiamo deciso di sospendere tutta la nostra pubblicità . Ora la nostra priorità è occuparci della sicurezza e salute dei nostri colleghi e della comu...
Il nostro Caffettino anche in questo periodo di quarantena ci aiuta a passare il tempo in modo utile e piacevole. Ma anche i videogiochi fanno la loro parte affinché le persone, ragazzi in primis, stiano a casa e trascorrano le giornate in maniera gratificante, contribuendo così al loro benessere psichico. A sostenere il potere terapeutico dei videogiochi in questo momento è l’Organizzazione Mondiale della Sanità , che ha appena lanciato la campagna #PlayApartTogether, dedicata ai gamer e sopratutto alle piattaforme di gaming online: oltre a fornire connessioni sociali alle persone in isolamento, i videogiochi si rivelano utili per promuovere i messaggi chiave dell’OMS.
In particolare, i leader del settore del gaming si sono uniti per diffondere le linee guida dell’OMS utili a rallentare la diffusione del coronavirus, quali il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e altre misure preventive. Questi messaggi informativi sono presenti nei video di Youtube da diverse settimane, ma ora...
Le notizie sono fondamentali, come noi del Caffettino sappiamo bene. Ma di questi tempi avere un’informazione puntuale e accurata non è cosa da poco. Con l’emergenza coronavirus, infatti, anche il lavoro dei giornalisti è più arduo e inoltre molti editori sono in difficoltà per la crisi economica dovuta alla pandemia. Per questi motivi Facebook ha deciso di istituire un fondo da 100 milioni di dollari con l’obiettivo di aiutare i giornalisti in prima linea. Come ha specificato Mark Zuckerberg in un post, questa cifra va ad aggiungersi ad altri 300 milioni che Facebook aveva già deciso di stanziare a sostegno del giornalismo e specialmente della stampa locale.
Se l’obiettivo di Facebook è offrire un sostegno economico affinché si continui a informare le comunità nel pieno della pandemia, non è ancora chiaro se i 100 milioni di dollari saranno destinati esclusivamente al mercato editoriale statunitense oppure anche a quello di altri Paesi. Ciò che invece risulta chiaro è che, in seguito...
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