La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che è piaciuto di più alla mia community stato quello di venerdì 16 settembre, in cui ho parlato della paura di perdere tutto per colpa della tecnologia.
Si tratta di un argomento che ci tocca tutti da vicino, perché ciascuno di noi ha tutto salvato e backuppato, ma è terrorizzato fino al midollo: come sappiamo bene, non c’è mai stata prima di oggi un’era tanto ricca d’informazioni, di cultura e di possibilità di approfondimento. Infatti abbiamo a disposizione librerie sconfinate da interrogare e innumerevoli informazioni da approfondire e da validare. Ma allo stesso tempo, in questo mondo che sembra essere sempre più difficile, abbiamo paura. Ecco perché spesso cerchiamo di anestetizzarci e di riempire il tempo che abbiamo a disposizione con qualcosa che annacqua il senso della nostra vita.
Perciò salvando cose non occupiamo solo spazio, ma anche tempo. Contemporaneamente, abbiamo paura di perdere tutto e siamo insicuri. Non abbiamo ...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha amato maggiormente quello di venerdì 9 settembre, in cui ho parlato di un’interessante proposta di un giornalista americano, Geoffrey A. Fowler.
Fowler scrive per il Washington Post e in un editoriale ha chiesto alle aziende tech di inserire la data di scadenza dei prodotti tecnologici. Il principio alla base della sua richiesta è il seguente: indicare il periodo di vita stimato di questi oggetti aiuterebbe i consumatori a fare acquisiti più consapevoli, specialmente per quanto riguarda i prodotti dotati di batterie che non possono essere sostituite. Quella di Fowler è una proposta provocatoria, in quanto per le aziende produttrici indicare la data di scadenza naturalmente significa comunicare ai propri clienti che in un determinato momento sarà necessario sostituire il proprio dispositivo con uno nuovo.
Sappiamo bene quanto l’obsolescenza programmata sia uno dei problemi insisto in qual...
La settimana scorsa, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 31 agosto, dedicato a un esperimento molto interessante che WhatsApp sta facendo in India.
Molto semplicemente, nel Paese WhatsApp ha integrato JioMart, un e-commerce che vende prodotti alimentari. Si tratta di un’iniziativa che sta avendo molto successo, anche perché il processo di acquisto è estremamente semplice: basta scrivere dal proprio profilo WhatsApp al numero di JioMart, sfogliare il catalogo dei prodotti, aggiungere gli articoli desiderati al carrello, selezionare la modalità di pagamento e voilà , il gioco è fatto. Il tutto senza mai lasciare l’app di messaggistica. Questo esperimento indiano fa sì che WhatsApp si avvicini sempre più al rivale WeChat, che è un vero e proprio gioiello per quanto riguarda la possibilità di effettuare acquisti online.
Infatti WeChat è un ecosistema che permette di restare sempre all’interno dell’app per comprare qualsiasi cosa e, nel me...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, alla mia community è piaciuto di più quello di lunedì 22 agosto, in cui ho parlato di tecnologia applicata allo sport.
Infatti, durante la scorsa stagione calcistica la squadra del Manchester City ha introdotto la Connected Scarf, una sciarpa smart in grado di rivelare le emozioni dei tifosi. La sciarpa è stata realizzata in collaborazione con il partner tecnologico Cisco ed è dotata di sensori molto particolari che si trovano nel centro, cioè dove l’oggetto si appoggia alla nuca. Nelle ultime partite è stata sperimentata da sei tifosi del Manchester City, in vista della nuova stagione. L’obiettivo è “far connettere i fan tra di loro in un nuovo modo emozionante”. In particolare, la Connected Scarf servirà a registrare gli alti e i bassi delle emozioni dei tifosi di fronte alle partite di calcio domenicali.
Pensate che la sciarpa registra oltre centoventi movimenti di interesse durante i novanta minuti di u...
La scorsa settimana, il podcast del Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di giovedì 18 agosto, in cui ho parlato di Parallel Reality, una vera rivoluzione che conquisterà gli aeroporti.
Molti di voi in questo periodo stanno utilizzando l’aereo e, allora, ne ho approfittato per descrivere questa nuova tecnologia estremamente innovativa introdotta da Delta Air Lines: Parallel Reality permette a diverse persone di guardare lo stesso display in aeroporto, sul quale ognuno vede le informazioni che riguardano specificamente il proprio volo. Questo sistema non si basa né sulla realtà virtuale né su quella aumentata e, soprattutto, non richiede l’utilizzo dello smartphone. Infatti, se spesso la tecnologia è strettamente legata ai device, in questo caso fa un enorme passo in avanti. Ma come funziona precisamente Parallel Reality?
In base alla nostra posizione all’interno dell’aeroporto, vediamo uno schermo personalizzato secondo le nostre necessità che ad esempio ci indi...
Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 9 agosto, in cui ho parlato di sicurezza informatica e in particolare di phishing.
Infatti gli utenti di LinkedIn sono preda di una nuova campagna di phishing, denominata Ducktail. Questa permette di recuperare i dati degli amministratori di pagine Facebook iscritti a LinkedIn per poi rubargli l’identità . D’altronde, stando all’ultimo report di Check Point Software, LinkedIn ormai è l’obiettivo privilegiato di questa tipologia di attacchi. Ma come funziona Ducktail di preciso? Molto semplicemente veniamo contattati su LinkedIn e, con diverse scuse, siamo invitati a scaricare un PDF contenente dei dati tramite la chat del social. in realtà il PDF sembrerebbe molto sicuro, scaricabile mediante sistemi come ad esempio Dropbox oppure iCloud.
Alla fine, però, se facciamo il download del documento, ci ritroviamo di fronte a una brutta sorpresa: il PDF infatti contiene un f...
La settimana scorsa, il podcast del Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di giovedì 4 agosto, dedicato a una grande notizia che riguarda Amazon.
Non sto parlando dell’aumento dei prezzi di Amazon Prime, ma dell’ingresso della big company all’interno del mondo medicale. A dire il vero Amazon negli USA aveva già una divisione dedicata a questo settore, ma oggi diventa fautore di un’acquisizione davvero importante: quella di One Life Health Care, per una cifra di ben 3,9 miliardi di dollari in contanti. One Life Health Care, molto nota negli Stati Uniti, è in mano a One Medical, che ha sede a San Francisco ed è una catena americana di ambulatori medici che utilizza una tecnologia avanzata per prestare assistenza ai malati. Ma perché Amazon ha deciso di lanciarsi a capofitto nel mondo medicale?
La risposta ce la dà il numero uno della divisione Health Services di Amazon, Neil Lindsay: “Crediamo che la sanità sia ai primi posti della lista di esperienze e serviz...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di mercoledì 27 luglio, dedicato allo stop alle chiamate indesiderate da parte dei call center.
Infatti il 27 luglio è stata una grandissima giornata che, teoricamente, ci ha portato a una grandissima liberazione: lo stop alle telefonate feroci dei call center sui nostri cellulari. Dopo diversi anni in cui gli unici numeri di telefono che si potevano inserire nel Registro Pubblico delle Opposizioni erano quelli fissi (oltretutto non tutti quanti, ma solo quelli in elenco), è arrivata la possibilità di registrare anche i numeri di telefono cellulari. Basta andare sul sito registrodelleopposizioni.it. Si tratta di una vera novità che, incrociando le dita, ci salva da quell’enorme quantità di telefonate di spam che riceviamo ogni giorno. Ma questa iniziativa è davvero la soluzione al teleselling?
Personalmente mi fido soltanto fino a un certo punto, specialmente perché s...
La scorsa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 luglio, in cui ho parlato di Microsoft che potrebbe acquistare Netflix dopo un primo test.
Si tratta di un argomento sulla cresta dell’onda, perché c’è un gran vociare su questa possibile acquisizione. Sarà che la piattaforma di streaming da diverso tempo non naviga in buone acque e chissà , forse per questo motivo intanto ha scelto Microsoft come partner esclusivo per gestire la sua advertising. Un test che riguarderà un abbonamento economico, che al suo interno includerà proprio la pubblicità . Accanto a questo abbonamento ce ne sarà un altro premium, che non prevederà alcun tipo di pubblicità e darà agli utenti anche la possibilità di condividere lo stesso account con altre persone. Ma se la partnership tra i due colossi non si fermasse qui?
Infatti l’abbonamento economico firmato Microsoft potrebbe essere il punto di partenza per una collaborazione più ampia, perché second...
Tra i sei ultimi podcast del Caffettino, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 14 luglio, in cui ho parlato di uno studio recente di TheFork sulle intenzioni degli italiani rispetto alle prossime vacanze estive.
Il primo dato interessante è che, per le vacanze in arrivo, il 70% degli italiani prevede di andare più spesso al ristorante. Non solo: la maggior parte degli intervistati stima di spendere di più per mangiare fuori: fino a 35 euro a testa. Naturalmente si tratta di un dato medio, che per il 20% del campione analizzato aumenta fino a 50 euro per quanto riguarda le cene fuori. E a proposito di fuori, il 70% delle persone dichiara di preferire mangiare a un tavolo all’aperto e vuole assicurarsene uno anche prenotando due o tre giorni in anticipo. Un’altro dato degno di nota riguarda il perché gli italiani scelgono di andare in una particolare località di vacanza.
In particolare, i partecipanti all’indagine di TheFork preferiscono andare in vacanza nei posti...
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