Il Caffettino di oggi è caldo di novità che riguardano il mondo del digitale, perché We Are Social e Hootsuite hanno pubblicato il report Digital 2020, che analizza i cambiamenti dello scenario digitale in un anno e i possibili trend futuri. E allora partiamo dal primo dato saliente della ricerca, che riguarda le piattaforme più utilizzate dagli italiani: la classifica vede Youtube di Google in testa con l’88% di utenti, seguito dalle piattaforme proprietà di Facebook quali WhatsApp (83%), Facebook (80%), Instagram (64%) e Messenger (57%). Numeri che mostrano il monopolio digitale di Big G e del gruppo di Zuckerberg, in competizione per avere il predominio l’uno sull’altro.
Il secondo dato rilevante è che Pinterest passa dal 24% al 29%: anche se la piattaforma non è mai stata molto valorizzata dagli italiani, negli ultimi dodici mesi guadagna qualche posizione perché permette di mettere o “pinnare” sulle nostre bacheche gli oggetti che potremmo acquistare via ecommerce, oltre a essere...
Cosa bolle nella moka del Caffettino? Una notizia che riguarda la tv di Instagram, ossia Igtv. Da poco infatti è partito un test interno alla piattaforma che ha l’obiettivo di monetizzare i filmati attraverso la pubblicità. L’ha scoperto Jane Manchun Wong mediante una tecnica di reverse engineering che le ha permesso di vedere le fasi di test del programma e di pubblicarne degli screenshot. Nel dettaglio, i partner di Instagram potrebbero integrare nei video di Igtv i propri annunci pubblicitari a metà del filmato, proprio come Facebook fa da tempo con Facebook Watch, dove i creators ottengono il 55% delle entrate proprio grazie alle pubblicità all’interno dei contenuti.
Attualmente gli influencer di Instagram guadagnano esclusivamente grazie alle sponsorizzazioni con marche esterne al social network, che li pagano per fare pubblicità ai loro prodotti. Ma da oggi i creatori di contenuti potrebbero avere un altra fonte di guadagno dovuta proprio ai mid-roll, cioè gli spot pubblicitari ...
La notizia del Caffettino di oggi è che gli italiani vedono la tazzina mezza vuota riguardo le proprie prospettive di carriera. Lo afferma l’Opportunity Index 2020 di LinkedIn, ossia un indice che definisce come le persone percepiscono le opportunità e le barriere che gli impediscono di raggiungere i propri obiettivi, sul lavoro come nella vita. La ricerca è stata condotta intervistando oltre 30mila adulti tra i 18 e i 65 anni e ha coinvolto ventidue paesi nel mondo, tra cui l’Italia. In particolare, gli italiani sono i più pessimisti in assoluto nella percezione della “disponibilità di opportunità sul mercato” e si classificano al ventunesimo posto rispetto alla “fiducia nel successo”.
L’indagine rivela come in media le persone di tutto il mondo cerchino opportunità che permettano loro di seguire le proprie passioni, di trovare un equilibrio tra vita professionale e privata e di poter contare sulla sicurezza del lavoro. Ma più di tutti gli italiani vedono diversi ostacoli alla realiz...
Se ieri avete fatto tardi guardando Netflix avete davvero bisogno di questo Caffettino, che vi rivelerà alcuni sconcertanti dietro le quinte che riguardano proprio la vostra piattaforma di streaming preferita. Tanto per iniziare, Netflix consuma una quantità di energia che basterebbe ad alimentare circa 490mila case americane medie in un anno: parliamo di 451mila megawattora consumati nel 2019, come ha rivelato la stessa Netflix in un report. È un dato impressionante anche perché nel 2018 il consumo era stato di 245mila megawattora e questo incremento di oltre l’80% ha superato notevolmente la crescita degli utenti, aumentati del 20% per un totale di 167 milioni.
Ma di quale energia parliamo? Netflix divide il consumo in due categorie. Il primo è necessario per offrire il servizio di streaming a livello globale ed è dovuto ai server che naturalmente consumano elettricità e producono calore, permettendoci di collegarci sul sito e di vedere un film. E poi c’è il consumo necessario per l...
Con questo Caffettino potreste trovare un lavoro espresso, perché Elon Musk cerca collaboratori per la sua azienda di auto elettriche Tesla. Requisito fondamentale: la conoscenza approfondita del machine learning e dell’intelligenza artificiale (AI). Quello che non è richiesto, invece, è il possesso di un diploma. Ma procediamo con ordine. Qualche giorno fa Elon Musk ha pubblicato un tweet in cui affermava: "in Testa utilizzare l’intelligenza artificiale per consentire la guida autonoma non è soltanto la glassa sulla torta, è la torta stessa. Unisciti all’AI di Tesla! Risponderai direttamente a me, ci incontreremo, ci scriveremo o scambieremo e-mail quasi tutti i giorni”.
Di fronte a un invito del genere viene voglia di mandare immediatamente il proprio curriculum, ma prima di farlo naturalmente è necessario capire quale profilo sta cercando Elon Musk per la sua azienda. A un candidato che gli domanda, sempre su Twitter, se un dottorato in AI sia sufficiente per partecipare alla selez...
Il nostro Caffettino è totalmente sostenibile, ma non si può dire altrettanto di molti prodotti che fanno parte del nostro quotidiano. I giocattoli in primis, che come sappiamo spesso sono fatti di plastica. Però una svolta green arriva proprio da una delle più grandi aziende produttrici di giocattoli, Lego, che smetterà di utilizzare la plastica per i propri mattoncini. In particolare, Lego intende arrivare entro il 2030 alla completa produzione di mattoncini con un materiale sostenibile: al momento l’azienda ne sta testando diversi, ma il più promettente è ricavato dalla canna da zucchero e dal legno. Ma i nuovi mattoncini saranno all’altezza di quelli tradizionali?
Lego rassicura i suoi clienti sul fatto che questa novità, sebbene sostanziale, non intaccherà né la qualità né i colori di uno dei giochi più amati dai costruttori di tutte le età. Al contrario, le conseguenze di questo cambiamento si preannunciano prettamente positive, se si pensa che ad oggi soltanto il 2% della produ...
Il Caffettino di oggi mette da parte le notizie per concentrarsi su un tema che mi sta molto a cuore: l'epilessia. Oggi infatti è la Giornata dell’Epilessia, dedicata alla lotta contro tutte le forme di questa malattia e nata per sensibilizzare l’opinione pubblica al riguardo. In Italia sono moltissime le iniziative previste per oggi e per tutto l’arco della settimana organizzate dalla Lega Italiana Contro l’Epilessia, di cui sono ambasciatore. Ebbene sì, perché come forse qualcuno di voi già saprà, soffro in prima persona di questa malattia: qualche anno fa, dopo la mia ultima crisi, decisi di sfruttare la mia visibilità per iniziare a parlare della malattia in prima persona.
Anche se conduco una vita normale, sono sempre sotto osservazione e ci tengo ad affrontare questo argomento a modo mio, ossia in maniera leggera, per quanto è possibile, senza opprimervi con la mia personale esperienza: siamo in tanti a dover fare i conti con i nostri problemi e le nostre malattie, ma ritengo ch...
Questo Caffettino è stimolante per gli amanti dell'arte e della cultura, ma anche per gli appassionati di digitale: Google ha appena lanciato la piattaforma Heritage on The Edge per preservare monumenti e siti archeologici a rischio per i cambiamenti climatici. Si tratta di un archivio digitale in 3D delle meraviglie del mondo in pericolo: visitarle in realtà aumentata aiuterà a tutelarle, oltre al fatto che per le comunità locali e gli studiosi sarà possibile monitorare costantemente il loro stato per capire come proteggerle. Al momento, grazie alla collaborazione tra Google e l'organizzazione no profit CyArk, sono stati mappati cinque siti Patrimonio dell'Umanità.
In particolare, oggi è già possibile verificare lo stato delle famose statue dell'Isola di Pasqua, che essendo a ridosso della costa sono minacciate dall'innalzamento delle acque e dalle mareggiate. Gli altri siti mappati al momento sono la Città Vecchia di Edimburgo, le cui fondamenta si stanno erodendo a causa delle piog...
Vi fidate al 100% di Google Maps? Ebbene, questo Caffettino vi rivela che anche il sistema di navigazione più noto al mondo può essere tratto in inganno: qualche giorno fa l'artista tedesco Simon Weckert ha condotto un esperimento molto particolare, facendo credere a Google Maps che alcune strade fossero congestionate dal traffico e di conseguenza deviandolo su altri percorsi. Come ha fatto? Weckert ha messo in un carrellino rosso novantanove smartphone con Google Maps avviato e poi lo ha trascinato a piedi lungo diverse vie di Berlino. L'alta concentrazione di telefoni e la lentezza del loro movimento ha fatto credere a Google Maps che quelle strade fossero intasate.
L'applicazione infatti determina le condizioni del traffico in base all'andamento degli utenti che stanno usando le mappe, aggiornandole in tempo reale sulla base delle informazioni condivise proprio dagli automobilisti. In questo caso, la piattaforma di Google ha ipotizzato che i novantanove dispositivi fossero installa...
Al bar, dove si prende un altro tipo di Caffettino, tutti sembrano avere un'opinione su tutto. Anche online comunque non si scherza: la rete pullula di opinionisti che hanno sempre qualcosa da dire sull'ultimo argomento di attualità. Invece nel nostro podcast di oggi parliamo di quanto a volte sia bello non avere un'opinione e magari ascoltare quelle degli altri. Potrebbe sembrare un paradosso, dato che ogni giorno nei Caffettini, nei video e negli eventi parlo di tematiche legate al mondo del digitale, della tecnologia o delle startup, ma capita anche a me di non sapere cosa dire e non reputo che questo sia un problema. Anzi.
Ritengo che non avere sempre un'opinione sia utile, perché dare un punto di vista su qualcosa che non conosciamo a fondo solo per prendere posizione ci espone al rischio di brutte figure o peggio, di ripetere quello che dicono gli altri. Al contrario, esprimere un'opinione ragionata è un'arte complessa e che purtroppo appartiene a pochi: un esempio sono alcuni e...
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