Netflix inizia la stretta su chi condivide l'account: ne abbiamo davvero bisogno?

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di martedì 25 ottobre, in cui ho parlato di una svolta importante per chi usa Netflix.

Infatti è iniziata la stretta sugli account multi-utente da parte della celebre piattaforma di streaming. Personalmente avevo annunciato questo cambiamento l’anno scorso, sia perché le cose per Netflix non vanno affatto bene già da diverso tempo, sia perché ovviamente ci sono moltissime altre piattaforme che portano via pubblico pagante a Netflix. Perciò la conseguenza è che la piattaforma ha deciso che la condivisione di uno stesso account da parte di utenti non conviventi non è più possibile. E ha già testato l’abolizione di questa pratica in vari Paesi del Sud America. Per capire nello specifico come cambiano le cose basta leggere il regolamento di Netflix.

Al suo interno, c’è scritto che non si...

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Joe Rogan intervista Steve Jobs in AI: etica e efficacia.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di lunedì 17 ottobre, dedicato a una notizia interessante ma allo stesso tempo un po’ sconfortante.

Il podcaster americano Joe Rogan, noto per le sue provocazioni, ha usato l’intelligenza artificiale per intervistare il defunto Steve Jobs in una puntata del suo podcast. Rossella Pivanti, esperta di branding podcast e compagna di tanti eventi, mi ha taggato in un post su LinkedIn in cui parlava di questo podcast, focalizzandosi sulle sue implicazioni morali e sul suo contenuto. Personalmente ho un’idea netta riguardo al far “resuscitare” i morti, un modello che non è affatto nuovo sia nei podcast che nei video: ne avevo parlato tempo fa, perché si erano viste operazioni simili già nel 2020. Ma non solo, ci sono anche delle startup che hanno cavalcato questa idea.

Tra queste c’è StoryFile, che ha...

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UE: approvato il caricatore unico per tutti i dispositivi elettronici.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 10 ottobre, in cui ho approfondito una bella notizia che ci tocca tutti da vicino.

Infatti il Parlamento Europeo, dopo moltissimo tempo e in seguito a diversi confronti, ha approvato in via definitiva con 602 voti favorevoli una legge che permetterà a noi consumatori di utilizzare un unico caricatore per tutti i nostri dispositivi elettronici. In particolare, entro la fine del 2024 tutti gli smartphone, i tablet e le fotocamere commercializzati in Europa saranno dotati di una porta di ricarica di tipo USB-C. Non solo: dalla primavera del 2026 l’obbligo si estenderà anche ai computer portatili. Insomma, si tratta di una vera e propria rivoluzione all’insegna della sostenibilità, senza contare che non avremo più bisogno di un’infinità di caricatori differenti.

Questa iniziativa può sembrare una piccola...

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Gli artisti invitano alla "Resistenza". Ma resistere a cosa? Con Paolo Iabichino.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 8 ottobre, in cui Paolo Iabichino mi ha parlato dell’utilizzo improprio della parola “resistenza”.

Paolo è tra gli scrittori pubblicitari più importanti d’Italia e in una storia di Instagram si lamentava proprio dell’uso di questa parola a sproposito: a suo parere invece di resistenza bisognerebbe parlare di opposizione politica e democratica. Invece ci sono molte persone, anche tra gli artisti pop, che invitano proprio a fare resistenza. Ho voluto approfondire con Paolo l’argomento, perciò gli ho chiesto perché oggi tutti parlano di resistenza. La sua risposta è che si usano parole a caso, come si è visto in campagna elettorale. Si tratta di un comportamento abbastanza prevedibile da parte dei politici, che cercano di portare gli elettori al voto anche con argomenti discutibili.

Quello...

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Satispay usato in chiesa per le offerte digitali.

La settimana scorsa, il podcast del Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di lunedì 26 settembre, in cui ho parlato della simpatica iniziativa della chiesa di Santa Giulia di Torino, che ha introdotto Satispay come sistema per effettuare le offerte.

Don Gianluca Attanasio, parroco di Santa Giulia, ha avuto l’idea a partire dal fatto che i giovani fanno poche donazioni perché non portano monete in tasca e allo stesso tempo usano costantemente gli smartphone, anche per pagare. Perciò ha deciso di incentivarli mettendo all’ingresso della chiesa un cartello con un QR Code di Satispay, che permette di fare un’offerta semplicemente attraverso il telefono. Dal punto di vista economico e tecnico si tratta di un metodo molto vantaggioso, perché da un lato per le transazioni sotto i 10 euro Satispay non costa nulla e dall’altro la privacy è garantita, perché non viene registrato il cognome...

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Intelligenza artificiale ti rintraccia grazie alle webcam pubbliche e agli influencer.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di martedì 20 settembre, dedicato a un progetto molto interessante e allo stesso tempo un po’ inquietante.

Questo progetto si chiama The Follower e si basa su un’intelligenza artificiale che riesce a identificare con precisione il luogo e il momento in cui una foto di Instagram è stata scattata. Come ci riesce? Incrociando le immagini fornite dalle webcam pubbliche con le foto che vengono postate su Instagram dagli influencer con almeno 100mila follower. La mente dietro il progetto è quella del creativo Dries Depoorter, un personaggio davvero fuori dal comune di cui vi invito a scoprire tutti i lavori a questo link. The Follower, straordinario mix di tecnologia e arte, nasce anche per sensibilizzarci rispetto al fatto che ormai la nostra vita è costantemente sotto i riflettori.

È un tema importante su cui dobbiamo cominciare...

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La paura di perdere tutto (per colpa della tecnologia).

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che è piaciuto di più alla mia community stato quello di venerdì 16 settembre, in cui ho parlato della paura di perdere tutto per colpa della tecnologia.

Si tratta di un argomento che ci tocca tutti da vicino, perché ciascuno di noi ha tutto salvato e backuppato, ma è terrorizzato fino al midollo: come sappiamo bene, non c’è mai stata prima di oggi un’era tanto ricca d’informazioni, di cultura e di possibilità di approfondimento. Infatti abbiamo a disposizione librerie sconfinate da interrogare e innumerevoli informazioni da approfondire e da validare. Ma allo stesso tempo, in questo mondo che sembra essere sempre più difficile, abbiamo paura. Ecco perché spesso cerchiamo di anestetizzarci e di riempire il tempo che abbiamo a disposizione con qualcosa che annacqua il senso della nostra vita.

Perciò salvando cose non occupiamo solo spazio, ma anche...

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Serve una data di scadenza per i prodotti tecnologici?

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha amato maggiormente quello di venerdì 9 settembre, in cui ho parlato di un’interessante proposta di un giornalista americano, Geoffrey A. Fowler.

Fowler scrive per il Washington Post e in un editoriale ha chiesto alle aziende tech di inserire la data di scadenza dei prodotti tecnologici. Il principio alla base della sua richiesta è il seguente: indicare il periodo di vita stimato di questi oggetti aiuterebbe i consumatori a fare acquisiti più consapevoli, specialmente per quanto riguarda i prodotti dotati di batterie che non possono essere sostituite. Quella di Fowler è una proposta provocatoria, in quanto per le aziende produttrici indicare la data di scadenza naturalmente significa comunicare ai propri clienti che in un determinato momento sarà necessario sostituire il proprio dispositivo con uno nuovo.

Sappiamo bene quanto l’obsolescenza...

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WhatsApp diventa una piattaforma e-commerce in India.

La settimana scorsa, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 31 agosto, dedicato a un esperimento molto interessante che WhatsApp sta facendo in India.

Molto semplicemente, nel Paese WhatsApp ha integrato JioMart, un e-commerce che vende prodotti alimentari. Si tratta di un’iniziativa che sta avendo molto successo, anche perché il processo di acquisto è estremamente semplice: basta scrivere dal proprio profilo WhatsApp al numero di JioMart, sfogliare il catalogo dei prodotti, aggiungere gli articoli desiderati al carrello, selezionare la modalità di pagamento e voilà, il gioco è fatto. Il tutto senza mai lasciare l’app di messaggistica. Questo esperimento indiano fa sì che WhatsApp si avvicini sempre più al rivale WeChat, che è un vero e proprio gioiello per quanto riguarda la possibilità di effettuare acquisti online.

Infatti WeChat è un...

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Sciarpa per studiare le emozioni dei tifosi del Manchester City.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, alla mia community è piaciuto di più quello di lunedì 22 agosto, in cui ho parlato di tecnologia applicata allo sport.

Infatti, durante la scorsa stagione calcistica la squadra del Manchester City ha introdotto la Connected Scarf, una sciarpa smart in grado di rivelare le emozioni dei tifosi. La sciarpa è stata realizzata in collaborazione con il partner tecnologico Cisco ed è dotata di sensori molto particolari che si trovano nel centro, cioè dove l’oggetto si appoggia alla nuca. Nelle ultime partite è stata sperimentata da sei tifosi del Manchester City, in vista della nuova stagione. L’obiettivo è “far connettere i fan tra di loro in un nuovo modo emozionante”. In particolare, la Connected Scarf servirà a registrare gli alti e i bassi delle emozioni dei tifosi di fronte alle partite di calcio domenicali.

Pensate che la...

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