ChatGPT-4, quale sarĂ  la data di pubblicazione?

Doccia fredda per chi si aspetta grandi rivoluzioni sul fronte di ChatGPT nei prossimi mesi: la data di uscita di Chat GPT-4 non è all'ordine del giorno secondo Sam Altman. Questo è un problema per chi nota i difetti (e ci sono) di ChatGPT-3 e auspica un netto miglioramento con la versione successiva.

Il CEO di OpenAI, organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla ricerca sull'intelligenza artificiale, è stato chiaro in un'intervista di StrictlyVC  e ripresa da The Verge. E la sintesi è che "refused to confirm if the model will even be released this year". Quindi si è rifiutato di confermare il rilasciato nel 2023

Questo non vuol dire che non ci saranno miglioramenti. Le release note di ChatGPT ci aggiornano costantemente rispetto ai piccoli miglioramenti, l'ultimo è stato pubblicato proprio il 30 gennaio.

ChatGPT-4 e le indiscrezioni errate

Si può fare tanto con questo strumento e non c'è da stupirsi se tutti aspettano la nuova versione della chat in grado di correggere cod...

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Taxi volanti a Milano pronti per volare nel 2026.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di martedì 24 gennaio, in cui ho parlato di una grande rivoluzione in arrivo nei nostri cieli.

Ebbene sì, i taxi volanti arriveranno a Milano nel 2026, in concomitanza con le prossime Olimpiadi Invernali. Si tratta di un progetto concreto, perché la società aeroportuale SEA e il Comune di Milano hanno firmato un accordo ufficiale e hanno anche già individuato le aree dei “vertiporti”, ossia le strutture dove i voli partiranno e atterreranno. In particolare, queste saranno diciassette: due saranno costruite presso gli aeroporti di Linate e Malpensa, nove in ambito urbano e sei in altre zone della regione. Tra i vertiporti di Milano, ce ne sarà uno a Porta Romana (dove sarà allestito il Villaggio Olimpico) e un altro a City Life, il quartiere in cui si trova il Bosco Verticale.

Ma i taxi volanti non sorvoleranno solo la Lombardia: l’obiettivo del piano strategico dell’Ente Naz...

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Fare acquisti su un e-commerce inquina? Con Marco Biasin.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di sabato 21 gennaio, in cui ho chiesto all’imprenditore ed e-commerce manager Marco Biasin se gli e-commerce inquinano o meno.

Marco inizia citando Fabio Iraldo, professore ordinario di Management presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, secondo il quale l’e-commerce non è nato per salvare l’ambiente. Ad ogni modo, Marco afferma che gli e-commerce inquinano soltanto in determinate circostanze e non rappresentano affatto il male assoluto come a volte si crede. Infatti, stando a una ricerca statistica, l’e-commerce inquina meno quando il cliente per comprare offline deve percorrere più di 15 chilometri: in questo caso, comprando online, si riducono le emissioni di CO2 dovute al viaggio. Ma il vero problema degli e-commerce non sono tanto i trasporti, quanto la gestione del catalogo.

Questo perché molti e-commerce riempiono i magazzini di prodotti, per mettere il cliente al centro ma l...

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Chiude il Netflix della cultura: il nuovo fallimento statale.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 12 gennaio, dedicato al fallimento di ItsArt.

Per chi non lo sapesse, ItsArt è una piattaforma streaming dedicata alla cultura lanciata a maggio del 2020: voluta dall’ex ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, avrebbe dovuto cavalcare l’onda del lockdown ma ha iniziato ad avere problemi già a partire da dicembre del 2020. A dirla tutta, già quando ItsArt è nata si poteva immaginare come sarebbe andata a finire: il suo slogan semplicistico lanciato in conferenza stampa e nelle dichiarazioni politiche, cioè “il Netflix della cultura”, fa pensare in modo inquietante a quando gli startupper in erba comunicano la propria startup come “il Facebook italiano” o “la Amazon italiana”. In pratica, un fallimento in partenza.

ItsArt avrebbe dovuto promuovere il prodotto “made in” (qualsiasi cosa voglia dire), ma la sua storia è finita male e rapidamente: inf...

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La tecnologia ha una fine.

Il podcast del Caffettino della settimana scorsa che la mia community ha amato di più è stato quello di giovedì 5 gennaio, in cui ho parlato della fine inevitabile della tecnologia.

In particolare, ci sono cinque tra piattaforme e prodotti tecnologici che ci hanno definitivamente detto addio nell’arco del 2022 e che allo stesso tempo ci possono insegnare molto sul futuro. Il primo prodotto “morto” l’anno scorso è il mitico iPod: era il lontanissimo 22 ottobre del 2001 quando Steve Jobs lo presentò al pubblico e a maggio del 2022 ne è stata interrotta la produzione. Anche Internet Explorer ha avuto lo stesso destino dell’iPod: introdotto nel 1995, quando non tutti avevano un computer, ha rappresentato una grande novità per gli utenti di Internet. A seguire, l’anno passato ha decretato la fine anche del BlackBerry, dell’iPhone mini e di Google Stadia.

La fine di queste icone tecnologiche offre l’opportunità ai professionisti e agli imprenditori di studiare non soltanto i progetti fa...

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Elon Musk e la provocazione sistematica per poter comunicare.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di lunedì 26 dicembre, in cui ho parlato delle continue provocazioni di Elon Musk.

Parto subito con una domanda retorica: bisogna fidarsi di Elon Musk e delle sue provocazioni su Twitter? Naturalmente la risposta è no. E questo perché, come abbiamo visto nel tempo, il suo modo di fare business passa proprio per le infinite provocazioni che hanno l’obiettivo di generare i titoloni dei vari media. Certo, provocare è del tutto lecito, ma noi dobbiamo anche avere una reazione intelligente prendendo con le pinze ciò che Musk afferma. Bisogna ammettere che per questo imprenditore la strategia della provocazione non è una novità. Ma mentre prima la metteva in pratica con una certa moderazione, da quando è sbarcato su Twitter non ha più freni.

Come se non bastasse, il suo utilizzo di questo social è aumentato esponenzialmente nel momento in cui ne è diventato il CEO. Uno degli esempi p...

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Il governo cancella SPID?

Il podcast del Caffettino della settimana scorsa più apprezzato dalla mia community è stato quello di giovedì 22 dicembre, in cui ho parlato del futuro incerto di SPID.

Anche se all’inizio è un po’ complicato attivare SPID, bisogna ammettere che si tratta di una tecnologia utile e piuttosto immediata. Ad ogni modo, sembra che il governo intenda cancellare questo sistema. In particolare Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Tecnologica, ha dichiarato in un evento organizzato per festeggiare i dieci anni di Fratelli d’Italia che si sta muovendo per spegnere gradualmente SPID, con l’obiettivo di arrivare ad avere come unica identità digitale la Carta d'Identità Elettronica, nota anche come CIE. Il nuovo sistema, a differenza di SPID, sarebbe totalmente pubblico e non gestito da privati.

Infatti, come saprete, oggi SPID si può attivare e mantenere con tanti servizi privati di diverse società, più o meno conosciute. Invece, la nostra nu...

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San Francisco ha annullato la decisione di usare la forza letale dei robot.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato maggiormente quello di mercoledì 14 dicembre, dedicato a una buona notizia che arriva dagli Stati Uniti.

Infatti San Francisco ha fatto un importante passo indietro, annullando la decisione di usare la forza letale dei robot sulle persone: alla fine di novembre il Consiglio di Vigilanza della città aveva concesso alla polizia locale il diritto di uccidere i sospetti criminali mediante dei robot telecomandati, in caso di rischi per l’incolumità dei cittadini o degli agenti. Una decisione agghiacciante, dovuta al fatto che gli USA sono lo scenario di molti episodi di violenza, come ad esempio sparatorie e attentati all’interno di scuole, college, supermercati e piazze di varie città. Si tratta di situazioni che noi europei fatichiamo a immaginare, ma che negli Stati Uniti purtroppo sono frequenti.

Tra le cause principali di queste situazioni, naturalmente, ci sono il possesso e l’utilizzo d...

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Tempo utilizzo Internet in calo e il crollo di Meta: le ultime da We Are Social.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 5 dicembre, dove ho analizzato alcuni dati dell’ultimo aggiornamento trimestrale del report realizzato da We Are Social.

Trovate tutti i risultati dell’indagine su wearesocial.com, ma facciamo un rapido punto sui dati salienti che evidenziano i nuovi comportamenti degli utenti e alcuni stereotipi che abbiamo riguardo la tecnologia. Partiamo dal fatto che gli esseri umani sono aumentati, il che ha portato alla conseguente crescita degli utenti di Internet. Infatti, come hanno riportato moltissime testate, negli ultimi tempi abbiamo raggiunto la cifra degli otto miliardi di persone sul pianeta e questo ha significato anche l’aumento degli utenti mobile: questi ultimi attualmente sono 5,48 miliardi, cioè 170 milioni in più rispetto all’anno scorso. Ma anche gli utenti dei social sono cresciuti.

Nel dettaglio, le persone iscritte a queste piattaforme sono aumentate di 190 milioni ne...

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Le app di dating sono la scelta principale per trovare l’amore.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 30 novembre, in cui ho parlato delle famigerate app di dating.

Nell’ultimo decennio queste applicazioni sono diventate il primo modo per incontrare l’anima gemella, superando tutte le altre occasioni di conoscenza: oggi è molto più facile trovare l’amore online che tramite gli amici, i conoscenti, la famiglia, la scuola, il lavoro o i locali. Lo afferma un osservatorio pubblicato sul sito cloudwards.net, che offre informazioni molto interessanti sugli appuntamenti online nel 2022. Parliamo di un business importante, perché a livello mondiale le app di incontri sono diventate popolarissime tra persone di ogni età: pensate che nel 2016 gli utenti di queste applicazioni erano quasi 241 milioni, mentre nel tempo il dato è aumentato notevolmente.

Infatti nel 2021 il numero di utenti attivi ammontava a ben 324 milioni. Ma ci sono altri dati da tenere ...

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