Ascolta "Tesla, non solo auto: Musk vuole vendere energia elettrica in Europa" su Spreaker.
Nel Caffettino trattiamo ogni giorno le notizie più recenti che riguardano l’universo del digitale e del business, un po’ come se fossimo davanti alla macchinetta del caffè. E oggi parliamo di una novità che riguarda l’azienda di Elon Musk. No, non si tratta di Neuralink, la startup dell’imprenditore che ultimamente ha fatto parlare di sé per aver realizzato un impianto che si collega al cervello per farlo dialogare con un computer. L’azienda in questione è Tesla, che tutti conosciamo principalmente per le sue auto elettriche ad alte prestazioni. Quello che invece non tutti sanno, però, è che Tesla produce anche pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico.
La notizia di oggi, passata un po’ nell’ombra ma decisamente importante, riguarda proprio questi servizi: Tesla infatti vorrebbe diventare un fornitore di energia elettrica in Europa, vendendo inoltre proprio pannelli solari e...
Ascolta "La rivincita dei floppy disk, indispensabili su molti aerei" su Spreaker.
Benvenuti al Caffettino, l’appuntamento quotidiano con le notizie che riguardano il mondo dei social, della comunicazione e del digitale. Oggi parliamo della rivincita delle tecnologie considerate obsolete e in particolare dei floppy disk. Chi ha meno di trent’anni non li ricorda neanche, ma si tratta di device che erano molto popolari negli anni Ottanta e Novanta. Questi dischetti da 3,5 pollici e con una memoria di soli 1,44 Mb possono sembrare un ricordo del passato, ma non è così. Infatti sono ancora necessari per garantire l’efficienza di molti aerei, sui quali vengono ancora utilizzati quasi ogni mese per aggiornare funzioni importanti, come i sistemi di navigazione e le mappe.
Nel dettaglio, più o meno ogni trenta giorni, gli addetti alle componenti informatiche degli aerei aggiornano questi sistemi, utilizzando circa otto floppy disk per implementarli. Ad oggi, tra gli aerei che si affidano a...
Siamo arrivati all’ultimo Caffettino della stagione, ma non pensate che oggi si concludano i nostri appuntamenti quotidiani, perché da domani inizia il periodo del podcast estivo. Come lo scorso anno e quello precedente, infatti, il Caffettino non va in vacanza, ma vi accompagna per tutto il mese di agosto, trasformandosi dal podcast tradizionale che ogni mattina vi offre notizie o approfondimenti alla sua versione estiva. Qualcuno si chiederà perché non mi fermo, dato che ormai non c’è nessuno e che tutte le aziende sono chiuse. Ed effettivamente, soprattutto in Italia, con il mese di agosto si entra nel mood del “ci rivediamo a settembre”. La risposta è semplice.
Il Caffettino continua perché i contenuti non vanno in vacanza e gli utenti, come i clienti, non si prendono ferie dall’ascolto o dalla lettura. A dimostrazione di questo ragionamento, vi riporto l’esperienza dello scorso anno: agosto è stato il mese che ha registrato il maggior numero di ascolti del podcast. Naturalmente b...
Nel Caffettino di oggi voglio parlarvi di una case history personale, che parte dal successo della puntata numero 500 del mio podcast. Ebbene, se non l’avete ascoltata vi consiglio di farlo. In sostanza chiedevo ai miei ascoltatori di raccontare con la propria voce perché ascoltano il Caffettino. E il risultato è stato strepitoso, perché quella puntata probabilmente è stata la più ascoltata della stagione. Perciò ho deciso di replicare questo modello per l’ultima puntata del mio Live Show, offrendo contenuti che partono dal basso, cioè ancora una volta dalla mia community. Che cos’è il Live Show? È una diretta che faccio ogni venerdì dalle ore 17 con ospiti e rubriche fisse.
Per l’undicesima e ultima puntata di questa stagione beta ho pensato: perché non dare un po’ di visibilità alla community, ossia allo zoccolo duro composto da chi ogni settimana segue il Live Show? Successivamente questa idea ha preso forma anche grazie al mio staff, per cui abbiamo deciso di invitare tutte le per...
Il Caffettino di oggi è dedicato ai film, alle serie e in generale a tutti i contenuti storici. Siamo ancora capaci di vederli oppure siamo sempre alla ricerca dell’ultima novità cinematografica? Se ricordate bene, la televisione popolare degli anni Ottanta, Novanta e di parte degli anni Duemila ci offriva l’occasione di rivedere forzatamente i vecchi film: la programmazione e i canali erano limitati e continuare a produrre nuovi contenuti era molto costoso, perciò si riutilizzavano frequentemente quelli già a disposizione. Al contrario, oggi siamo tutti abituati a cercare sui nostri account Netflix o Amazon Prime Video l’ultima uscita. E se non la troviamo reagiamo male.
Infatti se non abbiamo a disposizione nuove serie o nuovi film storciamo il naso e, quando troviamo contenuti che abbiamo già visto, tendiamo anche a irritarci. Abbiamo vissuto questa situazione nella fase di lockdown, durante la quale avevamo molto tempo a disposizione ma non si potevano realizzare nuove produzioni....
Il Caffettino è l’appuntamento quotidiano con le novità sul mondo dei social, del digital e del marketing. Ma oggi parliamo di un tema di tendenza dell’ultimo periodo, ossia dei professionisti che scelgono di abbandonare le città italiane. Questa fuga di cervelli non riguarda chi si trasferisce dall’Italia verso l’estero, quanto quelle persone che dalle città si spostano verso realtà più sostenibili rispetto alle metropoli. Si tratta di uno tra i temi più discussi su LinkedIn nel corso degli ultimi giorni, al punto che si trova nelle liste degli argomenti consigliati su cui c’è maggior dibattito. Inoltre abbiamo parlato di questo fenomeno anche nell’ultima puntata del mio Live Show.
Infatti Luca Marazzini, che nella vita si occupa di eventi, ci ha parlato di questa possibilità: lui stesso tre anni fa ha abbandonato Milano spostandosi in un piccolo borgo tra il Piemonte e la Liguria, per ricostruirsi una vita professionale e personale. Mettiamo il caso che anche noi prendessimo in cons...
Come ormai saprete, nel Caffettino parliamo ogni giorno come se fossimo di fronte alla macchinetta del caffè di tematiche che possono risultare interessanti per gli imprenditori e i professionisti del mondo del marketing e non solo. Oggi parliamo di una mascherina realizzata da una startup giapponese specializzata in robotica, che dialoga con lo smartphone e permette di tradurre in tempo reale le parole che si pronunciano in ben otto lingue. La startup in questione è la Donut Robotics e il suo progetto, che si chiama C-Face, viene definito “la prima maschera intelligente al mondo”. E in effetti questo prodotto potrebbe essere molto utile per diverse ragioni.
C-Face era già allo studio prima della pandemia da coronavirus, dato che nel mondo asiatico l’utilizzo delle mascherine è diffuso da anni. Ma oggi che l’uso delle protezioni per il volto è cresciuto in maniera esponenziale, è aumentato anche l’interesse per il prodotto. Come funziona di preciso C-Face? Realizzata in plastica bianc...
Benvenuti al Caffettino, dove solitamente analizziamo le notizie che riguardano il mondo della comunicazione, del marketing e dei social. Oggi però voglio parlarvi di un argomento particolare, partendo da un antico detto orientale che recita: “Non aprire un negozio se non sai sorridere”. Effettivamente se ci pensate bene si tratta di un proverbio quanto mai vero e attuale, perché sappiamo come talvolta sia frustrante entrare in un negozio e trovare una persona che tenta di venderci qualcosa, senza possedere grandi qualità comunicative. Ma al di là delle nostre esperienze nel mondo reale, questa massima è applicabile anche al mondo digitale e dei social?
La risposta naturalmente è sì. Infatti quando comunichiamo in forma digitale, scriviamo, facciamo dei vocali o dei podcast, l’imperativo è sorridere. Forse alcuni di voi si staranno chiedendo come si fa a sorridere sul digitale. Innanzi tutto sappiamo benissimo che per quanto riguarda i podcast questa cosa si sente facilmente. E anche ...
Con questo Caffettino voglio rispondere a una delle domande che mi veniva rivolta più spesso quando andavo all’università o a tenere corsi ai ragazzi delle scuole: che cosa faresti di diverso se dovessi tornare a scuola, chiaramente non con l’età che hai adesso ma con la testa di oggi? Questa premessa è fondamentale, perché tornare a scuola con la testa di oggi significherebbe farlo dopo avere già fondato OkMusik, la piccola startup che ho avviato quando avevo quindici anni, ma anche dopo aver fatto tantissime gare sportive, dopo aver realizzato molteplici progetti e anche dopo aver vissuto tutte le mie esperienze da adolescente. Ecco allora cosa farei.
Per cominciare tornerei a scuola cercando di sprecare molto meno tempo. Sicuramente cercherei di studiare maggiormente l’inglese e l’economia, che invece ho dovuto recuperare in seguito da imprenditore. E poi forse andrei direttamente all’estero, per fare due o tre anni di esperienze magari anche in stage su progetti di cui non so null...
Normalmente nel Caffettino parliamo di news che riguardano il mondo digitale e del business, ma oggi voglio condividere con voi un concetto. Qualche giorno fa ho pubblicato sui miei social una frase che recitava: “Non seguire le passioni ma segui le abilità che ami”. Si tratta di un concetto molto semplice, che però in qualche modo va anche spiegato, perché talvolta capita di leggere o ascoltare le dichiarazioni di presunti guru di startup e della comunicazione che confondono le due parole. Il fatto è che se tutti scegliessimo di seguire le nostre passioni, molto probabilmente nel 99% dei casi saremmo senza un lavoro. Ma che cos’è precisamente la passione?
La passione è qualcosa che va oltre l’oggettività, qualcosa che ha a che vedere con i sentimenti, che si può definire come positiva e interessante, ma che deve necessariamente fare i conti con la realtà. Ad esempio io sono appassionato di calcio e mi piacerebbe giocare in Serie A, ma l’oggettività mi porta a non farlo. Allo stesso m...
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