Con la campagna #PlayApartTogether l’OMS promuove i videogiochi come terapia.

Apr 02, 2020

Il nostro Caffettino anche in questo periodo di quarantena ci aiuta a passare il tempo in modo utile e piacevole. Ma anche i videogiochi fanno la loro parte affinché le persone, ragazzi in primis, stiano a casa e trascorrano le giornate in maniera gratificante, contribuendo così al loro benessere psichico. A sostenere il potere terapeutico dei videogiochi in questo momento è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha appena lanciato la campagna #PlayApartTogether, dedicata ai gamer e sopratutto alle piattaforme di gaming online: oltre a fornire connessioni sociali alle persone in isolamento, i videogiochi si rivelano utili per promuovere i messaggi chiave dell’OMS.


In particolare, i leader del settore del gaming si sono uniti per diffondere le linee guida dell’OMS utili a rallentare la diffusione del coronavirus, quali il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e altre misure preventive. Questi messaggi informativi sono presenti nei video di Youtube da diverse settimane, ma ora finalmente arrivano anche nei videogiochi, grazie a diciotto partner che hanno aderito all’iniziativa dell’OMS: tra questi, solo per fare alcuni esempi, citiamo Activision, Twitch, Big Fish Games e Youtube Gaming. Grazie a loro, si può informare l’enorme platea mondiale dei giocatori sulle norme da seguire per la salute e la sicurezza proprie e degli altri.


Se da un lato si tratta di un’operazione interessante, dall’altro non è sufficiente a garantire che le buone pratiche contro la diffusione del coronavirus siano seguite da tutti, specialmente dai più giovani. Pensiamo infatti agli adolescenti, che per definizione sono insofferenti nei confronti delle regole: questi ultimi di solito tendono a fare l’esatto contrario di ciò che gli viene detto, un po’ come se volessero sfidare il sistema e gli adulti. Non a caso in questi giorni abbiamo visto tanti ragazzi uscire, anche per ritrovarsi con gli amici. Ma la campagna #PlayApartTogether potrebbe dimostrarsi utile anche per contrastare queste forme di ribellione. Come?


Mostrando il restare a casa come qualcosa di cool: l’iniziativa potrebbe rendere più interessanti e leggeri i messaggi promossi dall’OMS per il pubblico dei più giovani, i quali potrebbero trovare più allettante lo stare a casa per giocare rispetto all’uscire a tutti i costi. Naturalmente stare a casa significa anche studiare e fare altro, ma il gaming può dimostrarsi una pratica più attraente che trasgredire le regole. Senza contare che se le linee guida dell’OMS vengono promosse attraverso i videogiochi, hanno un valore maggiore per i ragazzi. Naturalmente i risultati di #PlayApartTogether si vedranno nei prossimi mesi, ma sembra già che l’iniziativa stia funzionando.


E voi cosa ne pensate?


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