Telemarketing: la Spagna vieta i contratti via telefono

Sep 09, 2024

Uno dei problemi della nostra era: il telemarketing selvaggio, l'uso di sistemi (spesso automatizzati) per contattare persone sul telefono e proporre servizi differenti. Come, ad esempio, contratti per forniture energetiche, internet o altro ancora. La Spagna, però, ha deciso di muovere guerra a questo sistema.

La notizia viene pubblicata sul quotidiano El Pais. Per porre fine all'abuso del telemarketing, soprattutto nel settore delle società che propongono servizi per l'energia elettrica, la Commissione Nazionale per i Mercati e la Concorrenza (CNMC) propone che i contratti telefonici siano vietati. L'unica eccezione: la chiamata è avviata o richiesta dal consumatore, ma la conversazione deve essere registrata per intero.

Il fallimento dei metodi attuali

Il problema del telemarketing senza etica e rispetto delle regole è trasversale, diffuso in molti paesi. In Italia c'è il Registro delle Opposizioni, un servizio che permette al cittadino di iscriversi e sostenere la sua indisponibilità a utilizzare il numero di telefono - fisso o cellulare - per chiamate commerciali.

Questo sistema, però, viene aggirato quotidianamente grazie a meccanismi di anonimato che consentono agli operatori di telefonare con numeri virtuali e temporanei, che aggirano i sistemi di spam. Mettiamoci anche una certa lentezza nelle procedure sanzionatorie così il quadro è completo.

La stessa situazione si presenta in Spagna. La Legge Generale sulle Telecomunicazioni del giugno 2022 delinea il diritto dell’utente finale di non ricevere chiamate indesiderate a fini di comunicazione commerciale. Ma anche questa norma viene bypassata con una semplicità disarmante. Questa legge, infatti, non vieta la contrattazione telefonica. Quindi i fornitori di energia elettrica continuano a chiamare.

Nuova legge contro il telemarketing

Per ora si tratta di una proposta della regolamentazione generale delle forniture contenuta in un regio decreto ancora in discussione. Ma l'idea del governo iberico è quella di risolvere il problema a monte, vietando la possibilità di sottoscrivere contratti via telefono. Rendendo, quindi, questo strumento inutile.

In altre parole, si procede in modo da eliminare qualsiasi possibilità di accettare un contratto via telefono, condizione che di base prevede la presenza di un contratto scritto e firmato in presenza.

D'altro canto, la Commissione iberica denuncia carenze nella contrattazione da parte di molte società di marketing. Le quali tendono a ridurre al minimo il supporto documentale nella contrattazione con il cliente.

L'evoluzione del call center con l'AI

Se gli organi nazionali provano a frenare la diffusione di queste strategie aggressive di telemarketing, dall'altro lato del mondo si annuncia una tempesta perfetta per il popolo dei call center. Le Filippine, patria di questo business, temono le tecnologie legate all'AI rispetto all'impatto che possono avere sugli operatori.

Su Bloomberg si delineano tinte fosche per il personale non specializzato che, secondo le stime, verrà in gran parte sostituito da applicazioni che simulano la voce umana. Si preannuncia un vuoto di 300.000 posti lavoro nei prossimi 5 anni e non abbiamo trovato la soluzione per sfruttare l'AI in modo realmente virtuoso. Ovvero per bloccare lo spam telefonico. Anzi, sembra che l'impegno si rivolga nella direzione opposta.

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