L'intelligenza artificiale arriva nelle scuole italiane

Sep 16, 2024

La notizia è questa: il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante il Forum Ambrosetti di Cernobbio annuncia che dall'anno scolastico 2024/25 partirà una sperimentazione sull'uso dell'intelligenza artificiale in aula. Saranno coinvolti 15 istituti in Calabria, Lazio, Toscana, Lombardia.

Chiaramente si tratta di una prova. L'idea, secondo il ministro, è quella di monitorare l'evoluzione del test nell'arco di due anni per poi decidere se si tratta di una condizione da estendere a livello nazionale.

Le dichiarazioni ufficiali suggeriscono un uso dell'AI per personalizzare e migliorare la didattica, l termine dei due anni sarà l'Invalsi a valutare i risultati ottenuti e a confrontare l'andamento delle aule coinvolte nel progetto rispetto alle sezioni che non hanno beneficiato dell'intelligenza artificiale a scuola.

Come si articola il test nelle scuole

Secondo Wired, la tecnologia che affiancherà alunni e docenti nel test che prevede l'inserimento dell'AI nelle 15 aule degli istituti scelti tra Lazio, Calabria, Toscana e Lombardia sarà firmata Mountain View.

Nelle classi, scelte in modo da avere un buon livello di omogeneità, utilizzeranno un software su Google Workspace dedicato (secondo agendadigitale.eu) alle materie scientifiche e alle lingue straniere.

Si tratta di una tecnologia di apprendimento adattivo (fornita gratuitamente) che mette a disposizione una panoramica del comportamento dei vari alunni e della classe in generale, creando i presupposti per raggiungere l'obiettivo definito a monte: personalizzare e migliorare la didattica. Aiutando gli studenti che hanno bisogno di un approccio differente a trovare la dimensione giusta per gli studi.

Cosa comporta questa novità?

In un mondo in cui si parla di istituti senza docenti umani, l'idea di affiancare ai professioni il supporto dell'AI Gemini di Google può essere una buona soluzione. C'è da valutare la necessità di inserire un aggiornamento proprio per il corpo docenti che dovrà acquisire le competenze necessarie per utilizzare al meglio questa tecnologia. Poi servono le tecnologie della rete veloce, e abbiamo bisogno anche dell'hardware: i computer per consentire a tutti di utilizzare l'intelligenza artificiale a scuola.

Infine, serve una strategia: va bene fare un test di due anni (che sono tanti per questa tecnologia) ma bisogna capire cosa vogliamo ottenere, cosa abbiamo registrato e quali sono i risultati. Sia positivi che negativi e sia sulle performance scolastiche che sull'aspetto psicologico degli alunni e dei docenti.

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