Renato Franchi. Fumetto e business: quale legame?

Jan 16, 2021

Nel mio Live Show di giovedì 14 gennaio ho intervistato Renato Franchi, Marketing Manager Comics presso Panini Spa. Ho avuto il piacere di conoscere Renato durante il Lucca Comics & Games 2020, in occasione di un’intervista in cui abbiamo raccontato un’opera straordinaria realizzata da Carmine Di Giandomenico, uno degli autori italiani di maggior successo che ha lavorato per Marvel, DC Comics e che recentemente è stato regista e disegnatore dell’ultimo video di Claudio Baglioni. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games Carmine ha dipinto in sole otto ore una Mini elettrica a tema Flash, l’uomo più veloce del mondo di DC Comics che in quel periodo compiva ottant’anni.

Quando si dice Panini, molte persone pensano esclusivamente al mondo delle figurine, note nel settore come collectables. In realtà Panini è anche un enorme editore di fumetti, se si pensa che gran parte di quelli che troviamo in fumetteria e in libreria sono prodotti proprio da questa casa editrice, che ad esempio è licenziataria di Marvel e DC Comics. I contenuti sono da sempre la caratteristica fondamentale di Panini e Renato sottolinea come questi siano sempre più interessanti anche per il business, che può sfruttare i fumetti per raccontare brand e prodotti in modo nuovo ed efficace. Personalmente sto facendo un esperimento trasponendo in vignette il mio libro Startup di Merda, ma vedo che al di là di pochi esempi, nel mondo del business non sono in molti a muoversi in questa direzione.

Secondo Renato questo avviene perché, soprattutto in Italia, il fumetto viene concepito poco come un linguaggio attraverso cui fare storytelling. Ed è un vero peccato, anche perché se pensiamo ai numeri raggiunti da Instagram e TikTok abbiamo la prova che ci stiamo orientando sempre più verso una cultura di tipo visuale. La comunicazione tramite fumetto quindi è sicuramente d’impatto e innovativa, nonostante molte aziende non ne colgano le potenzialità: è sintetica e molto più rapida di una comunicazione testuale, ha un costo accessibile e inoltre richiede meno tempo rispetto alla realizzazione di video o contenuti più articolati. Guardando oltre la realtà di Panini, Renato fa l’esempio di Zerocalcare, un fenomeno nato su Internet che si è distinto per l’ottimo web marketing prima di uscire con il prodotto: quando è arrivato sul mercato è esploso, perché c’era già una gran quantità di persone che lo conoscevano e lo stavano aspettando.

Renato perciò ribadisce come il business farebbe bene a considerare la comunicazione mediante il fumetto anche perché, oltre a costare poco, permette di lavorare con artisti di fama internazionale capaci di sviluppare al meglio un brand o un prodotto attraverso il contenuto. Un esempio molto interessante che riporta Renato, capace di raccontare come sia possibile fare advertising di prodotto in modo diverso e inusuale, è quello dell’azienda produttrice di videogiochi Activision, che ha realizzato alcuni fumetti su Call of Duty distribuiti gratuitamente al pubblico. Naturalmente parliamo di un settore, quello dei videogiochi, che come i fumetti è nel mondo dell’entertainment, mentre i casi di aziende che operano in modo analogo in altri settori sono di meno.

Anche se il fumetto è uno dei pochi settori in costante crescita nell’editoria italiana, le imprese e le persone di una certa età che con il fumetto hanno poca confidenza tendono a pensare che sia una cosa da bambini o che non sia affine al proprio target di riferimento. In realtà il fumetto, essendo un linguaggio duttile, molto spesso viene declinato su target molto specifici. Non solo. Renato con un altro esempio racconta di un famoso autore che lavora con Marvel, il quale ha disegnato per Louis Vuitton alcuni scenari ispirati alla Polinesia. Questo a dimostrazione del fatto che in realtà il fumetto permette di arrivare a un target molto più esteso rispetto a quello che l’imprenditore medio pensa possa essere raggiunto.

Per concludere, Renato racconta i trend in atto nel mondo di Panini Comics: il 2020 si è caratterizzato per l’incremento dell’attenzione verso tutti i prodotti transmediali, cioè i fumetti che hanno dato origine a serie tv e film o che derivano da questi ultimi. Uno tra tutti è The Boys, fumetto pubblicato da Panini da quindici anni e che adesso con la serie su Amazon Prime Video ha avuto una nuova vita. Un’altro fenomeno di rilievo è quello dei manga, tornati in auge anche grazie alle piattaforme di streaming video: le molte persone che guardano serie di animazione giapponese come L’Attacco dei Giganti o One-Punch Man spesso sono anche portate a leggere il prodotto di origine, ossia proprio il manga. Ma al di là dei fumetti vanno considerati anche i romanzi, come Star Wars: The High Republic, pubblicato in questi giorni negli Stati Uniti e che ha già scalato le classifiche. Si tratta del primo romanzo inedito pubblicato da molto tempo a questa parte sul mondo di Star Wars, un franchise che è stato risollevato anche da Disney+ e dalle sue serie Mandalorian. Perciò è evidente come il mondo dei fumetti si stia intrecciando sempre più con altre realtà dell’entertainment. E secondo Renato, questa tendenza continuerà anche durante il 2021.

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